Avvertenza: per tutti i problemi di salute è sempre opportuno rivolgersi al medico. Mal di schienaMolto spesso i dolori alla schiena sono causati dalla posizione che assumiamo quando stiamo seduti o in piedi. Se la spina dorsale viene tenuta in modo corretto, non compie un eccessivo sforzo nel trasmettere il peso dalla testa - la parte più pesante dell'anatomia umana - ai piedi; diversamente, se la testa, il collo e la schiena sono fuori allineamento, le vertebre intermedie sono soggette a forti sollecitazioni ed i nervi della schiena possono infiammarsi, provocando dolore. Vista lateralmente, una sana colonna vertebrale presenta due curve, formando una figura ad "S". Se queste curve diventano troppo accentuate, però, la spina dorsale non riesce più ad assolvere la sua funzione in modo efficiente. Poiché la Tecnica Alexander promuove un allineamento corretto, aiuta a prevenire ed alleviare numerosi disturbi (vedi sotto). Per dirlo con le parole di un medico americano che spesso raccomanda la tecnica ai suoi pazienti: "Molte persone che soffrono di dolore al collo o alla schiena, e che hanno subito senza risultati applicazioni termiche, terapie ad ultrasuoni e massaggi, possono trovare sollievo con la Tecnica Alexander. E' davvero efficace." (Barry M. Schienfeld, MD, Specialist in Rehabilitation Medicine and Pain Management, Community General Hospital, Harris, NY) Uno studio realizzato nell'Università di Vermont, U.S.A., e pubblicato nel 2001, dimostra che il miglioramento della postura ottenuto con la pratica della Tecnica Alexander può produrre una diminuzione del dolore alla schiena. E' stato osservato che soggetti che soffrivano di dolori alla schiena, prima di frequentare il corso, presentavano delle anormalità nella curvatura della spina dorsale in posizione eretta, nelle risposte posturali automatiche e nell'equilibrio. Dopo l'insegnamento, la maggior parte di queste anormalità erano scomparse ed il dolore era notevolmente diminuito. Ciò sembra indicare che, almeno in alcuni casi, i dolori alla schiena possono essere generati, o quanto meno cronicizzati, da un insufficiente controllo motorio, e che la coscienza propriocettiva e l'insegnamento possono efficacemente migliorare il controllo motorio e di conseguenza alleviare i dolori alla schiena. (Saggio intitolato Preliminary evidence that neuromuscular education reduces low back pain and improves coordination of automatic postural adjustments, presentato alla conferenza Control of Posture and Gait, Giugno 2001.) In Gran Bretagna, una ricerca finanziata congiuntamente dal National Health Service e dal Medical Research Council, in cui sono coinvolti 550 pazienti, è attualmente in corso presso l'Università di Southampton e l'Università di Bristol, con lo scopo di stabilire gli effetti positivi della Tecnica Alexander e di valutarne costi e benefici in relazione a quelli dei massaggi e di altre terapie normalmente erogate dal servizio sanitario nazionale per dolori cronici o ricorrenti alla schiena. Il progetto è iniziato nel 2001 e terminerà nel 2005. Cifosi
Lordosi
Scogliosi
Ernia del disco Dolore nella zona cervicale Nel 1960, Jones e Gilley eseguirono una serie di radiografie con lo scopo di dimostrare che i movimenti Alexander provocano un allungamento dei muscoli sternomastoidei: muscoli chiave per il controllo della posizione della testa e per il movimento. Un successivo esame delle radiografie mostrò inoltre un aumento dell'altezza dei dischi cervicali nei soggetti che praticavano la Tecnica Alexander. Dolore cronico in genereE' stato provato che il dolore cronico può essere alleviato mediante la regolare pratica della Tecnica Alexander. In una ricerca completata nel 1994 all'interno del Pain Management Clinic dell'ospedale di Kingston-on-Thames (Gran Bretagna), 50 pazienti che frequentavano il reparto Terapia del Dolore sono stati monitorati per due anni. I risultati dimostrarono che i pazienti che avevano imparato la Tecnica Alexander provavano meno dolore, si sentivano meno depressi ed avevano una vita più attiva. Di conseguenza, l'ospedale instaurò un corso di TA, che offre tuttora gratuitamente come parte integrante del programma di Terapia del Dolore. In un altro studio, condotto da Keren Fisher del Royal National Orthopaedic Hospital (Brockley Hill, Stanmore, Middlesex, G.B.) e pubblicato nel 1988, pazienti afflitti da dolore cronico sono stati riesaminati dopo un corso di TA, a distanza di tre mesi dalle lezioni e di nuovo dopo un anno. Anche in questo caso, la tecnica si è dimostrata estremamente efficace. Problemi respiratoriAll'inizio della sua carriera, F.M. Alexander era conosciuto come "il dottore della respirazione", perché la sua tecnica portava ad un miglioramento della funzione respiratoria. Più recentemente, è stato osservato che le persone che praticano TA respirano più lentamente e più profondamente. Disturbi respiratori sono spesso aggravati da certe tensioni innaturali - ed inutili - che si possono creare nel torace. In un documento pubblicato in Chest (Vol. 102, Agosto 1992), John Austin, M.D., e Pearl Ausubel, B.A., descrissero questa condizione come segue: "Tensioni abituali nei muscoli del torace possono avere l'effetto di un busto muscolare che limita i movimenti della gabbia toracica." Eseguirono uno studio su un gruppo di 20 persone: 10 di loro seguirono lezioni di Tecnica Alexander mentre le altre 10 furono monitorate come gruppo di controllo. Test spirometrici "alla cieca" sui pazienti che avevano imparato la Tecnica Alexander mostrarono miglioramenti significativi in quattro parametri: picco del flusso espiratorio (peak expiratory flow - PEF), ventilazione volontaria massimale (maximal voluntary ventilation - MVV), pressione inspiratoria massimale (maximal inspiratory mouth pressure - MIP) e pressione espiratoria massimale (maximal expiratory mouth pressure - MEP). Gli autori dello studio conclusero che "la Tecnica Alexander promuove l'uso attivo dei muscoli paraspinali addominali e lombari", migliorando di conseguenza la funzione respiratoria. Stress e depressioneUna serie di studi effettuati negli anni '60 e '70 a Tufts University, U.S.A., con l'impiego di apparecchiature elettromiografiche, dimostrò che la Tecnica Alexander poteva produrre una marcata riduzione dei livelli di stress. I risultati della ricerca sono pubblicati nel libro Freedom to Change - The Development and Science of the Alexander Technique di Frank Pierce Jones, responsabile degli studi. Una spiegazione di questo fenomeno viene suggerita da David Garlick, Bsc(Med), nel suo libro The Lost Sixth Sense: "Accesso allo stato dei propri muscoli, come quello fornito dalla Tecnica, ci offre l'opportunità di scegliere; per esempio, 'Non voglio continuare ad essere teso; voglio interrompere o inibire contrazioni o tensioni'. Una persona diventa quindi capace di spezzare l'abitudine di adottare un atteggiamento improduttivo." "La mente viene di nuovo messa in collegamento con il corpo, producendo un piacevole senso di reintegrazione, di contatto con se stesso". |
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